Regionali 2020, a 80 giorni dal voto ancora il Pd e M5S in mezzo al guado

pubblicato da Redazione
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Mancano solo 80 giorni al 26 gennaio, quando i calabresi saranno chiamati ad eleggere il nuovo consiglio regionale ed ancora il Pd ed il Movimento 5 Stelle non hanno raggiunto alcun accordo non sul nome del candidato Governatore ma su una eventuale alleanza.

Nell’ambito del Pd a livello nazionale si continua a sperare che tale alleanza possa concretizzarsi con la candidatura a Governatore dell’imprenditore Pippo Callipo notoriamente vicino e molto benvoluto dai pentastellati mentre nei grillini locali continua la netta avversità verso il Pd più volte dipinto come il male assoluto.

L’incontro dei parlamentari calabresi capeggiati dal coordinatore, il deputato Paolo Parentela, con il capo politico del movimento, Luigi Di Maio, è stato rinviato per come era stato ampiamente previsto e ancora non si intravede alcuna schiarita fra le posizioni oltranziste di coloro i quali, nel M5S, sono fortemente contrari ad un simile accordo con chi, addirittura, ed è il caso del senatore Nicola Morra, auspica che il movimento salti l’appuntamento elettorale.

Uniche novità sono quelle del ritiro alla disponibilità di candidarsi sia di Pino Masciari che di Ferdinando Laghi. Si attende, quindi, un nuovo appuntamento con Luigi Di Maio e si attende qualche novità che sblocchi una situazione di stallo che certamente non avvantaggia due forze politiche che stanno perdendo tempo prezioso per una campagna elettorale che potrebbe rilevarsi molto breve per far digerire una impropria alleanza al popolo piddino e al popolo pentastellato con il rischio di una sconfitta come accaduto in Puglia.

In tutto questo contesto continua il lavoro del Governatore Oliverio sul territorio che certamente porterà i suoi frutti e che isola sempre più quella parte residuale del Pd che si è schierato con la posizione nazionale al momento contro la candidatura del Governatore Oliverio. Ma in politica mai dire mai, mancano ancora 80 giorni alle elezioni e tutto può cambiare.

La Redazione

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