Coronavirus, file ai supermercati, ennesima dimostrazione di panico

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

L’allarme del Coronavirus non porta alla carestia e nelle normative e i consigli per contenere il contagio vi è soprattutto quella di evitare assembramenti. Invece per come è già accaduto con i treni e i bus stipati sino all’inverosimile per la fuga incontrollata di migliaia e migliaia di meridionali che dal Nord sono ritornati precipitosamente al Sud convogliano e moltiplicando in modo esponenziale le possibilità di contagio, in egual modo, si registrano file enormi in quasi tutti i supermercati come se la quarantena consigliata portasse alla carestia. La circolazione delle merci è garantita. Non vi è alcun rischio di rimanere senza cibo o alimenti. E’, invece, sconsigliabile e irresponsabile sottoporsi a lunghe file per andare ad acquistare degli alimenti. Se il virus dovesse circolare all’interno di qualche supermercato è probabile che infetti chi, vista la massa delle persone, è oggi impegnato a fare la non necessaria scorta di cibo. L’ennesimo comportamento sconsigliato e difforme rispetto alle elementari norme di buon senso che tutti sono chiamati a rispettare. La disciplina e le regole sono caratteristiche molto lontane dal popolo italico ed ancor più dal popolo meridionale. Lo insegna la storia. Un popolo di “furbetti” antropologicamente, storicamente e culturalmente individualista e da sempre contrario a qualsiasi costrizione, regola o disciplina e quanto mai totalmente incompatibile a quello che impone un contagio di un virus. Le abitudini del popolo italiano sono esattamente l’opposto di quello che dovrebbero essere in un simile contesto. Si impone un cambiamento radicale di non facile attuazione ed in poco tempo. Si spera che la responsabilità nei prossimi giorni possa prevalere.
Redazione

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