Calabria, una terra che si spopola con sempre più over 65

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
La Calabria è sempre più una regione che invecchia inesorabilmente.

In realtà l’intera Italia è sempre più un Paese over 65 ma in Calabria si sommano tre condizioni che determinano una velocizzazione del fenomeno.
Il sempre più basso indice di natalità che è di molto inferiore al tasso di mortalità, un sempre più basso numero di matrimoni e, soprattutto, un continuo flusso emigrazionale di giovani che nel fiore degli anni abbandonano la Calabria per trovare altrove la possibilità di realizzare le loro giuste aspirazioni di vita.
Fattori che combinati insieme producono uno spopolamento marcato e diffuso che interessa particolarmente i vecchi borghi e i centri storici.
I “residenti” in Calabria sono 1.836.131 al 31 luglio 2023 ( dato Istat).
Ma questi sono i dati ufficiali dei “residenti” che già comunque denotano un numero molto più alto di over 65 rispetto ai giovani in età scolare dai o ai 18 anni.
In verità, tali dati sono completamente stravolti dal fatto incontrovertibile che molti residenti in Calabria dai 18 ai 40 anni, risultano essere formalmente “residenti” magari presso la loro famiglie d’origine, ma nei fatti domiciliano da studenti universitari e da lavoratori o in cerca di lavoro, in luoghi ben diversi dalla Calabria.
E questi possono essere considerati almeno in circa 240.000, una cifra enorme che stravolge tutto lo scenario demografico calabrese e che quantifica la “vera Popolazione” calabrese a circa 1.600.000 abitanti.
Chi percepisce una pensione a vario titolo i Calabria sono circa 775.000, molte delle quali pensioni sociali a soli 460 euro mensili.
Ed in tale contesto la percentuale degli over 65 sale ancor più.
L’Istat ha calcolato che in Calabria se si dovesse continuare con l’attuale trend di calo demografico unito all’emigrazione giovanile nel 2050, cioè fra tre decenni, in Calabria rimarranno 1.000.000 di abitanti, la cui maggioranza sarà over 65.
Uno scenario certamente non idilliaco. E’ necessario, quindi, che la politica e tutti gli attori sociali, in sinergia con il Governo nazionale, si impegnino nei fatti e non solo nelle parole con progetti reali che possano ridimensionare lo spopolamento in atto.
Una Regione che non riesce a trattenere i suoi giovani, che non offre spazio alle nuove generazioni, è una terra destinata a morire. I giovani sono il futuro, senza di loro non vi è alcun futuro.
Gianfranco Bonofiglio

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