Cafiero De Raho “Le mafie crescono con la massoneria”, Bisi , GOI, “Siamo totalmente estranei alle mafie”

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
Cafiero De Raho

Botta e risposta fra il Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Federico Cafiero De Raho e il dott. Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) e non poteva essere altrimenti. Ad accendere la miccia una dichiarazione del Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Federico Cafiero De Raho, nella quale si afferma che “E’ la massoneria che comanda, che ha la forza di andare avanti e sviluppare la nostra economia. E’ ormai documentato attraverso numerose indagini che Cosa Nostra e la ‘Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria. Quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. Ci sono tutte le categorie.

L’economia e la politica – sostiene il Procuratore Nazionale Antimafia – si sono incontrate con le mafie in quei salotti ed è lì’ che hanno dato corpo, che hanno effettivamente costituito quel comitato d’affari che ha poi determinato infiltrazioni negli appalti, acquisizioni di vari settori e l’esclusione di chi si muove nel rispetto delle regole e oggi ci troviamo di fronte a una situazione in cui dobbiamo stare molto attenti”.

A stretto giro di posta si registra la risposta del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, l’Ordine Massonico più forte e numeroso del Paese. “Rispettiamo il dottor Cafiero De Raho e siamo completamente vicini a lui sul piano della legalità e della lotta alle mafie ed al malaffare, ma crediamo che certe sue dichiarazioni, rilasciate a Napoli, ed in cui attribuisce alla Massoneria addirittura ‘un ruolo di comando’ definendola altresì “quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. E’ la Massoneria che comanda”, risultino particolarmente pesanti e siano andate ben oltre ogni ragionevole limite e dubbio.

Ci dispiace – afferma Stefano Bisi – che un cosi alto ed apprezzato magistrato, tra l’altro nella sua delicata funzione di Procuratore nazionale Antimafia, si lasci andare a esternazioni così gravi e generiche. Addirittura si e’ passati dalla Massoneria infiltrata da forze e comitati di affari con fini illegali a quella che ‘comanda’ queste forze. Il Grande Oriente d’Italia non può accettare che si spari pericolosamente nel mucchio e si scateni l’ennesima ingiusta e inqualificabile caccia al massone”.  “Il procuratore nazionale antimafia sa bene che la responsabilità e’ sempre personale e che questo principio giuridico vale per tutti. Ribadiamo la nostra estraneità al quadro da lui descritto – ha concluso il Gran Maestro del GOI – e lo esortiamo a evitare facili sentenze mediatiche che possono portare grave danno all’immagine e pericolo per l’incolumità di tanti onesti cittadini liberi muratori”.

Redazione

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