Catanzaro, manifestazione Pro – Gratteri, il magistrato ringrazia i partecipanti

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Grande partecipazione a Catanzaro per la manifestazione a favore del Procuratore capo della Procura della Repubblica di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri. E in una regione come la Calabria dove da sempre regna l’omertà, con una società dall’illegalità diffusa e con una cultura imperante che certamente non è quella della legalità e del rispetto delle regole non è un fatto da trascurare. La manifestazione segna un piccolo germoglio di cambiamento, alimenta un flebile vento di speranza. Siamo ancora lontanissimi dalla mobilitazione della “Primavera” di Palermo degli anni ’80 o al movimento dei “lenzuoli bianchi” degli anni ’90 in Sicilia ma potrebbe rappresentare almeno un inizio in una terra dove è difficilissimo anche nutrire la speranza che, nella vita di un uomo, dovrebbe essere sempre l’ultima a morire. Tante le famiglie giunte a Piazza Matteotti nel capoluogo calabrese, tanti gli studenti, tanta la gente comune, quella che in silenzio suda la propria vita, quella che non conta nulla ma vive nel silenzio della dignità in una società dove l’onestà produce emarginazione e dove essere onesti è oramai eroico, dove essere una persona “normale” è oramai rivoluzionario. Pochi i gonfaloni dei Comuni e i sindaci e nella folla anche qualche candidato per le prossime regionali del 26 gennaio. Si è mantenuta l’identità di una manifestazione civica, senza alcun colore politico. Il Procuratore Gratteri ha inteso inviare ad uno dei promotori dell’iniziativa, lo storico e scrittore Pino Aprile, un messaggio “La vostra presenza indica sete di giustizia sentita e non gridata e sbandierata. È solidarietà testimoniata – si legge nel messaggio vergato da Nicola Gratteri – anche con la presenza fisica. Io l’accolgo e ringrazio perché so che questa presenza è rivolta non tanto a chi è più visibile nei mass media quanto alla nostra squadra che lavora con competenza e sacrificio in silenzio e lontana da fotocamere o cineprese in modo quasi per nulla appariscente è solo con l’intento di fare il proprio dovere. Io senza questa squadra potrei fare ben poco. In Calabria e non solo stiamo vivendo un periodo in cui la gente è disorientata, non sa più a chi rivolgersi o di chi avere fiducia. Auguriamoci che il risveglio delle coscienze porti tutte le agenzie educative a lavorare con maggiore impegno per promuovere una nuova cultura che tra l’altro abbia il coraggio di denunciare il male e riportare fiducia in tutte le istituzioni. Ringrazio tutti a nome della squadra per la solidarietà testimoniate con la vostra presenza”.

Redazione

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