La Dia, Direzione Investigativa Antimafia, “La ‘ndrangheta fortemente inserita nella politica” 

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

A pochi giorni dal voto la Direzione Investigativa Antimafia lancia l’ennesimo allarme sulla fortissima e sempre più invasiva penetrazione della ‘ndrangheta in politica. Come per tutti gli altri allarmi lanciati anche questo sarà inascoltato e non sortirà nessun effetto concreto se non qualche slogan elettorale farlocco ed inutile come hanno sempre fatto negli ultimi giorni della campagna elettorale tutti i politici che, ovviamente, a parole sono contro la ‘ndrangheta e poi, nei fatti, prendono i voti dalla ‘ndrangheta ed inseriscono nelle liste personaggi in odor di ‘ndrangheta. Ma come tutti sanno il denaro ed i voti non hanno mai avuto alcun odore, soprattutto in Calabria. Nella relazione semestrale che la Dia consegna in Parlamento si legge “La ‘ndrangheta esprime un radicato livello di penetrazione nel mondo politico ed istituzionale, ottenendo indebiti vantaggi nella concessione di appalti e commesse pubbliche”.  Inoltre nella relazione si pongono in evidenza altre caratteristiche della potente organizzazione criminale calabrese che non sono comunque delle novità. “l’infiltrazione della ‘ndrangheta nel settore imprenditoriale le consente di inserirsi  – si legge nella Relazione – nelle compagini societarie sane, ottenendo il duplice effetto di riciclare i proventi illecitamente accumulati e di acquisirne ulteriori attraverso i canali legali, arrivando anche a ‘scalare’ le imprese fino a raggiungerne la titolarità”.  Nelle pagine della Relazione si dipinge anche “una ‘ndrangheta tendenzialmente silente, ma più che mai viva nella sua vocazione affaristico imprenditoriale, saldamente leader nei grandi traffici di droga, ambito in cui continua ad acquisire forza e ‘prestigio’, anche a livello internazionale. L’efficacia delle consorterie calabresi è da ricercarsi, innanzitutto, nella loro struttura organizzativa a base familiare, compatta dall’interno e per questo meno esposta al fenomeno del pentitismo. Ciò rende la mafia calabrese la più affidabile anche dinanzi ai paritetici gruppi criminali stranieri, con i quali intesse  relazioni, espandendosi capillarmente. Uno dei punti di forza della ‘ndrangheta risiede nella sua capacità di stabilire legami diretti con diversi interlocutori. Le più recenti investigazioni hanno dato prova di come le ‘ndrine riescano a relazionarsi egualmente con le altre organizzazioni criminali del Sud o del Centro del Paese, ma anche con interlocutori di diversa estrazione sociale, siano essi politici, imprenditori o figure professionali in ogni caso utili ai tornaconti delle cosche”.  In ultima analisi un grande punto di forza della ‘ndrangheta è l’infiltrazione nel mondo politico, proprio quel mondo che, a parole, giura e spergiura di combatterla. Per questo la ‘ndrangheta può dormire sonni tranquilli e prosperare giorno per giorno acquisendo sempre più potere economico, sociale e, soprattutto, politico.

Redazione

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