Reggio Calabria: beni confiscati alla ‘ndrangheta restituiti alla comunità

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
beni confiscati

La Città metropolitana di Reggio Calabria ha assegnato tre beni confiscati alla criminalità organizzata.

A Villa San Giovanni (RC) un bene confiscato alla criminalità diventerà una casa per il ‘Durante e dopo di noi’, ossia uno spazio per dare continuità educativa e di relazione alle persone affette da disabilità gravi. Un altro immobile, si trasformerà in un poliambulatorio specialistico solidale, in un centro diurno per giovani in difficoltà e in comunità alloggio per anziani e disabili lievi a Santo Stefano in Aspromonte. Un altro ancora, poi, ospiterà una struttura dell’Adspem a Reggio Calabria.

“Nell’affrontare il tema delicato della riassegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà – abbiamo sempre tenuto in debita considerazione i bisogni dei più deboli. Abbiamo istituito una commissione che, oculatamente, valuta ogni proposta ricevuta e sul rispetto di parametri base giudica la validità delle proposte”.

“Tutto questo – ha aggiunto Falcomatà – assume un valore ancora maggiore se prende il posto del male che affligge il nostro territorio. Sottrarre alla criminalità i propri patrimoni accresciuti tramite la delinquenza e l’economia deviata, consegnarli a chi fa del bene e crea equità e giustizia sociale è segno che dovrebbe assurgere ad esempio e premia gli sforzi che, ogni giorno, vedono impegnati forze dell’ordine, magistratura e buona politica in una lotta costante e senza territorio”.

Anche la consigliera metropolitana delegata al Welfare Caterina Belcastro, sottolinea: “Siamo sempre pronti a sostenere ed incentivare progetti che vadano incontro alle esigenze ed alle necessità dei più deboli o di chi vive un momento di difficoltà”.

Fonte: Dire

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