Lamezia, traffico di rifiuti, l’ennesima inchiesta della vera Terra dei Fuochi, la Calabria

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
terra dei fuochi

Sono anni ed anni che alcuni giornalisti, pochi per la verità, scrivono premiati dall’indifferenza generale e dal menefreghismo tipico di un popolo incapace di ribellarsi come quello calabresi, che la vera “terra dei Fuochi” non è la Campania e l’area di Casal dei Principi ma la Calabria.

La differenza è che in Campania vi è stata la ribellione ed il risveglio dei campani, in Calabria tutto tace e nulla accade.

Del resto il boss pentito di camorra, Schiavone, ebbe a sostenere più volte che la vera area dove da decenni la ‘ndrangheta sversa di tutto e di più è la Calabria e, quando, disse di voler essere interrogato dalla Procura di Reggio Calabria, stranamente, morì cadendo da una scala per un infarto.

Come strane sono state le tanti morti che, combinazione o coincidenze, hanno interessato molti di coloro i quali volevano far luce sui traffici di sostanze radioattive e tossiche in Calabria.

La recente inchiesta condotta condotta dalla Dda di Catanzaro guidata dal Procuratore capo, Dott. Nicola Gratteri, dimostra, ancora una volta, come sia fiorente in Calabria l’attività dello smaltimento illegale dei rifiuti.

Il Procuratore Nicola Gratteri ha affermato nella apposita conferenza stampa che l’inchiesta tende a dimostrare “l’esistenza di vero e proprio sistema criminale organizzato che gestiva in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti, che venivano sversati all’interno di discariche abusive site nel comprensorio lametino”.

L’operazione denominata “Quarta Copia”, non è altro che una delle tante che dimostrano come il traffico dei rifiuti sia un tema particolarmente grave nonostante continui ad essere sottovalutato ed ignorato.

Redazione

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