Reggio Calabria: i Carabinieri rinvengono armi ed una piantagione di canapa indiana

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Nei giorni appena trascorsi, il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, ha predisposto dei servizi straordinari di controllo del territorio in collaborazione con personale dei “Cacciatori” di Vibo Valentia, tesi all’individuazione della presenza occulta di armi, munizioni e sostanze esplosive presenti sul territorio della provincia con particolare attenzione alle zone impervie e di difficile raggiungimento.

In particolare, i carabinieri delle stazioni di Cardeto e Cataforio supportati da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno rinvenuto in area boschiva di ardua praticabilità abitualmente frequentata da cacciatori, all’interno di un casolare in stato di abbandono ubicato in località “Campicelli” terreno di proprietà dell’Ente Urbano del Territorio di Cardeto (ex demanio), una camera d’aria del tipo utilizzato per mezzi agricoli, abilmente occultata tra rovi e felci, contenente una pistola priva di marca e matricola comprensiva di un caricatore, un fucile sovrapposto cal. 12 marca lamies senza matricola, tre fucili doppietta cal. 12 senza marca e senza matricola, un fucile semi automatico cal. 12 con canna mozzata senza marca e priva di matricola, un carabina priva di matricola mono colpo, un fucile artigianale privo di matricola composto da canna e sistema di armamento mono colpo e numerose cartucce. Quanto rinvenuto e sequestrato è stato posto a disposizione delle autorità competenti per le successive determinazioni volte a comprendere se le stesse sono state utilizzate per eventuali azioni criminali.

Inoltre a Roccaforte del Greco, i carabinieri della locale stazione, assieme ai colleghi cacciatori di Vibo Valentia, nel corso di un rastrellamento in area aspromontana impervia, hanno rinvenuto, in località Tumbolo, una piantagione di “cannabis indica” e, in località Santa Trada, una carabina con matricola abrasa e un centinaio di cartucce di vario calibro. La piantagione, composta da quasi 100 arbusti alti circa un metro, era alimentata da un sistema d’irrigazione che attingeva l’acqua da un vicino ruscello. Nelle immediate vicinanza era presente anche un essiccatoio, costruito con pali e teli, perfettamente mimetizzato nella vegetazione, al cui interno sono stati rinvenuti quasi 5 kg di marjuana già essiccata.

In un anfratto naturale coperto da pietre, invece, è stato rinvenuto un tubo in plastica al cui interno erano celati una carabina Tonsper cal. 303, con matricola abrasa e comprensiva di caricatore, nonché quasi 100 cartucce di vario calibro. L’arma sequestrata sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti per stabilirne l’esatta provenienza.

Questi tipi di rinvenimento non sono insoliti nell’area grecanica, infatti già nel luglio scorso i carabinieri di Roccaforte del Greco ed i Cacciatori di Calabria avevano rinvenuto nella località Punta Rossa di Roghudi una piantagione di cannabis indica composta da quasi 400 arbusti mentre, in agosto, i militari della stazione di Condofuri San Carlo avevano rinvenuto nella località Bandiera di quel centro, abilmente occultati in un cespuglio, due doppiette a canne mozze con matricola abrasa e circa 150 cartucce.

 

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