Da un recentissimo sondaggio realizzato da un esperto del calibro di Renato Mannheimer per Affaritaliani.it emerge che in numerose regioni se si riproponesse in chiave regionale la identica alleanza che è oggi al Governo tale alleanza risulterebbe vincente. E fra queste regioni vi è anche la Calabria. In poche parole l’alleanza Pd – M5S come quella già in atto in Umbria dove si voterà il prossimo 26 ottobre, se riproposta in Calabria, può essere vincente. Ma tale scenario diviene ancora più probabile nel caso di una divisione del centrodestra. Divisione che sembra essere molto probabile con la candidatura a Governatore del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, voluta da Forza Italia e bocciata dalla Lega di Matteo Salvini, nonostante nell’accordo nazionale sulle suddivisioni delle Regioni nell’ambito dei partiti della coalizione l’indicazione del candidato spettasse a Forza Italia. La volontà della Lega di non voler la candidatura di Mario Occhiuto per i suoi procedimenti giudiziari in corso non solo rappresenta una scelta giustizialista al pari di quelle che sono più consone ai grillini, giustizialisti per eccellenza, ma smentiscono platealmente quei principi di garantismo che la Lega ha sempre sostenuto di condividere. Quindi la divisione del centrodestra non può che avvantaggiare enormemente la probabile alleanza Pd – M5S anche se nel campo del centrosinistra è molto probabile che si possa registrare la stessa divisione del centrodestra con la ricandidatura a Governatore di Mario Oliverio contro il suo stesso partito, il Pd, qualora lo stesso dovesse allearsi con il Movimento 5 Stelle ed insieme dovessero candidare a Governatore un “civico” , un esponente della società civile al di fuori dal mondo della politica. A tal punto con un candidato della Lega probabilmente insieme a Fratelli d’Italia, il candidato Mario Occhiuto con la lista di Forza Italia e le sue sette liste civiche, il candidato Mario Oliverio con le sue sei liste civiche, e il candidato dell’alleanza Pd – M5s, tutto si rimescola e, con un quadro totalmente inedito, qualsiasi previsione su chi potrebbe essere vincente è del tutto azzardata. Se a questo si aggiunge chi probabilmente si voterà il 26 gennaio con una campagna elettorale in pieno inverno e nel periodo natalizio e di inizio anno neanche Mago Otelma potrebbe minimamente tentare, con le sue doti divine, di prevedere cosa potrebbe uscire dalle urne.
Gianfranco Bonofiglio