La seconda giornata del Primo forum della micologia in Calabria, inglobato nella cinquantesima edizione della Sagra del fungo di Camigliatello Silano, ha fatto registrare numerosissime presenze di visitatori e di appassionati di funghi. Tra gli stand, colto a curiosare e ad assaggiare i prodotti tipici calabresi, anche Federico Quaranta, il noto conduttore di Linea Verde su Raiuno che sulla Sila e sulla Calabria ha realizzato diversi programmi e si è profondamente legato alla nostra terra. La giornata è iniziata con il convegno regionale durante il quale la filiera micologica calabrese è stata analizzata sotto innumerevoli punti di vista. Un momento molto importante, in quanto non ci si è concentrati esclusivamente sull’aspetto della raccolta e su quello culinario, bensì si è discusso di micologia a trecentosessanta gradi, affrontando diverse questioni scientifiche. Prima delle conclusioni del convegno, tenute dal Presidente della Regione Mario Oliverio, si sono susseguiti alcuni interventi istituzionali. Mauro D’Acri, Consigliere regionale delegato all’Agricoltura, ha messo in evidenza l’importanza del comparto micologico in una regione come la Calabria, sottolineando come l’azione di governo si focalizzi anche su questa attività di nicchia, che rappresenta un fiore all’occhiello dei nostri territori, tanto che i funghi calabresi sono conosciuti in tutto il mondo e spesso rappresentano proprio la nostra regione. Giacomo Giovinazzo, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa condivisa con il settore micologico del Dipartimento Agricoltura, che è parte attiva in questo percorso di valorizzazione del comparto. Secondo Giovinazzo, la micologia in Calabria sta vivendo una stagione nuova e bisogna cogliere le molteplici possibilità offerte da questa filiera, legandole alle attività economiche. Il Dg ha affermato che la micologia ha un ruolo importante relativamente ai cambiamenti climatici e alla filiera bosco-legno, un elemento fondamentale per l’economia dei nostri territori, che la Regione sta valorizzando in tanti modi. Giovinazzo ha concluso dicendo che bisogna riportare in auge le antiche tradizioni calabresi come quelle legate ai funghi. Bruno Maiolo, Dirigente Generale dell’Arsac, l’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese, ha sottolineato che l’ente vanta esperienze nel comparto micologico già dagli anni ‘80, con alcune sperimentazioni finalizzate a capire se grazie a questo settore si potesse generare reddito e, più recentemente, con attività di ricerca sui funghi mirate a garantire una migliore qualità del suolo. I lavori del convegno sono stati coordinati da Lina Pecora, membro del Gruppo Naturalistico Micologico Silano, e da Francesco Cufari, Presidente della Federazione regionale dei dottori Agronomi e Forestali. Dopo i saluti istituzionali di Michele Ferraiuolo, presidente del Gruppo Naturalistico Micologico Silano, si sono tenuti i vari interventi relativi agli aspetti regolamentari, tecnici e scientifici. Hanno relazionato, nell’ordine, Cosimo Caridi, dirigente regionale del settore “Micologia”; Pietro Giorgio Ponte del Parco Nazionale della Sila; Antonino Siclari del Parco Nazionale dell’Aspromonte; Domenico Papparerra, presidente del Parco Nazionale del Pollino; Giancarlo Statti, ordinario del dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione dell’Università della Calabria; Nicola Cirillo, funzionario dell’ufficio Micologia della Regione Calabria; Emilio Corea, presidente della Confederazione micologica calabrese; Giovanni Maiorca, divulgatore Arsac; Innocenzo Mazzalupo del Crea-Ofa; Gaetano Magnano di San Lio e Giovanni Spampinato dell’Unirc. Nel frattempo, il corso principale e le arterie secondarie di Camigliatello Silano sono colme di visitatori provenienti anche da fuori regione, incuriositi ed affascinati dalle diverse varietà di funghi calabresi esposte negli stand, testimoni di una terra ricchissima di biodiversità. f.d.