Delegazione di Coldiretti Calabria con il presidente Aceto e dell’UnionCamere Klaus Algieri

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Da venerdì 11 ottobre al 12 p.v. si svolgerà a Villa d’Este a Cernobbio sul lago di Como l’edizione 2019 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione di The European House – Ambrosetti. È il massimo appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, finanziarie e politiche nazionali ed estere. La Coldiretti Calabria parteciperà con una delegazione guidata dal Presidente Regionale Franco Aceto e composta dal Presidente di UnionCamere Calabria Klaus Algieri, dal presidente dell’Anbi Calabria Marsio Blaiotta, dal direttore Coldiretti Calabria Francesco Cosentini, dalla delegata di Donne Impresa Maria Antonietta Mascaro. Nell’arco dei due giorni saranno affrontati con prestigiosi ospiti temi correlati all’ambiente, alla sicurezza alimentare e all’economia con spazi di approfondimento e la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate. Ed ancora: sessioni di approfondimento dedicate a legalità, autonomie e rapporti di filiera, ma anche focus sull’impatto dei dazi Usa sulle imprese ed i rischi per il Made in Italy. Nell’edizione di quest’anno è previsto il “Salone dell’Economia Circolare” cioè dimostrazioni pratiche delle esperienze più innovative delle imprese che aiutano l’ambiente e combattono il cambiamento climatico. Una risposta alla Svolta green che appassiona gli italiani. “In questo particolare segmento – annuncia Aceto – siamo orgogliosi di avere la giovane stilista calabrese di Delianuova (RC) Pasqualina Tripodi  che ha dato vita alla produzione di agri – gioielli sotto il nome di Pasly artDesign. Una start-up unica nel suo genere orientata al naturale dove si coniugano artigianalità, design e qualità dei materiali, a partire da alcuni scarti dell’azienda agricola e di produzioni del bosco e della macchia mediterranea e si realizzano dei veri capolavori degni della migliore arte orafa italiana, un modo alternativo di valorizzare materiali agricoli poveri restituendo lo dignità e bellezza”.

 

Riceviamo e pubblichiamo 

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