Il cibo diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato in circa 30 miliardi nel 2019.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata in occasione di BitMilano 2020, Borsa Internazionale del Turismo.
Il cibo è diventato il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy con l’Italia che è leader mondiale incontrastato nel turismo enogastronomico grazie al primato dell’agricoltura più green d’Europa con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale.
Senza dimenticare il boom delle oltre 23 mila aziende agrituristiche italiane che nel 2019 hanno registrato più di 13 milioni di presenze, grazie alla capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici, ma anche l’offerta di programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano le attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. Ma l’Italia ha anche conquistato in pochi anni il primato mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con propria insegna del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica dove sempre più numerosi i turisti vanno alla ricerca delle specialità alimentari locali.
“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che i tesori enogastronomici sono delle vere e proprie opere d’arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell’omologazione e falsificazione.
Fonte: Coldiretti