Regionali 2020, Pippo Callipo: “Salvini che parla di ‘ndrangheta imbarca riciclati e vecchi marpioni”

pubblicato da Redazione
Pippo Callipo

Il candidato della coalizione del centrosinistra, l’imprenditore Pippo Callipo, da sempre impegnato sul fronte della legalità, interviene sulle parole espresse recentemente da Matteo Salvini, leader della Lega, sulla ‘ndrangheta.

Le solite frasi fatte ed ovvie che dimostrano anche che del fenomeno Matteo Salvini non conosce assolutamente nulla di nulla. E, giustamente, Pippo Callipo, ricorda a Matteo Salvini, che la ‘ndrangheta è giunta ad essere l’organizzazione criminale più potente anche e soprattutto per la sua predilezione nell’inserirsi nel mondo della politica. caratteristica che Salvini dimostra di sottovalutare considerando anche i tanti personaggi border line che affollano il suo partito.

Del resto la ‘ndrangheta non ha ami avuto un colore politico, semplicemente sale sempre sul carro del vincitore. “Apprezzo molto l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Matteo Salvini sulla ‘ndrangheta – afferma Pippo Callipo – come emergenza nazionale ed europea. Non ha detto certo una cosa nuova ma è sempre bene tenere alta la guardia”.

Solo che nelle dichiarazioni del leader della Lega manca un pezzo non di poco conto: se la ‘ndrangheta è diventata la holding internazionale del crimine che è oggi solo grazie ai legami con la cattiva politica e con la massoneria deviata. Le ultime inchieste della magistratura in Calabria lo confermano. Noi abbiamo già dimostrato di fare sul serio scegliendo, al contrario del centrodestra, di puntare sulla forza dell’onestà e della credibilità piuttosto che sui numeri dei signori delle preferenze“.

Vedo che in queste ore anche tra i leghisti calabresi sono in tantissimi a ribellarsi alle scelte del commissario bergamasco che Salvini ha mandato qui a testimonianza della stima che nutre per i calabresi, a partire da quelli del suo partito“.

Io mi appello a tutti i cittadini onesti, anche a chi ha idee politiche diverse da quelle dello schieramento che mi sostiene: se volete il cambiamento vero, se volete la rivoluzione, se volete una lotta senza quartiere alla mafia con la lupara e con la penna, la mia storia personale è la vostra migliore garanzia“.

Non mi sono mai piegato e non lo farò certo ora: non darò tregua a criminali, corrotti e corruttori che infestano le istituzioni. Cominciamo a darne testimonianza scendendo in piazza il 18 gennaio a sostegno del procuratore Nicola Gratteri“.

A liberare la Calabria – conclude Pippo Callipo – non può essere certo chi imbarca riciclati e vecchi marpioni nelle liste, chi pensa che siamo una riserva di caccia del Nord e chi è convinto che basti qualche selfie in campagna elettorale per far dimenticare anni di insulti e di soprusi ai meridionali“.

La Redazione

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