Assessore Galdieri: “La visita del sottosegretario Orrico a Crotone, un’occasione persa per la città”

pubblicato da Redazione
crotone

Mi dispiace aver appreso solo dalla stampa della presenza a Crotone del sottosegretario ai Beni Culturali, Anna Laura Orrico.

La Orrico, che ho avuto il piacere di conoscere prima della sua nomina a sottosegretario durante una manifestazione patrocinata dal mio assessorato, non solo è l’unica calabrese nella compagine di Governo, ma ha, soprattutto per la città di Crotone, una delega importante, quella ai Beni Culturali, che può essere molto utile al territorio se si creasse una sinergia istituzionale tra Governo, Regione e Comune.

Viste le importanti e numerose tematiche e problematiche che coinvolgono Crotone e il Mibact, mi sono stupita che il sottosegretario sia venuta in città e non abbia sentito la necessità o il bisogno di incontrare l’amministrazione comunale.

Mi sarebbe piaciuto poterle parlare del nostro Castello di Carlo V, in attesa della bonifica da parte dalla Sovrintendenza, e quindi del suo ministero, e chiuso da troppo tempo.

Mi sarebbe piaciuto poterle spiegare il legame affettivo che i crotonesi hanno con il Castello di Carlo V, e la ferita al cuore che proviamo nel vederlo interdetto al pubblico.

Mi sarebbe piaciuto spiegarle il valore turistico e culturale della fortezza aragonese, un unicum nel suo genere, e il danno economico e di immagine che si genera tenendolo ancora negato a qualsiasi accesso.

Mi sarebbe piaciuto chiederle di intervenire in prima persona, di prendere la tematica a cuore, per velocizzare il suo ministero nella definizione e nell’attuazione del piano di bonifica del Castello.

Mi sarebbe piaciuto raccontarle i diversi interventi di valorizzazione che il Comune di Crotone, nel corso degli anni, ha fatto all’interno della fortezza, farle vedere come sono curati i locali gestiti dall’Amministrazione. Altro che “mancanza di attenzione da parte delle amministrazioni locali”.

Ma tutto questo non mi è stato possibile.

Avrei voluto parlarle della biblioteca comunale, chiusa come il Castello, avrei voluto farle vedere la “Principe di Piemonte”, location ideale per contenere proprio i locali della biblioteca, ma ad oggi nella disponibilità dei dipendenti del suo ministero.

Mi sarebbe piaciuto chiederle un suo intervento anche su questa problematica per restituire, in tempi brevi, una biblioteca funzionale e moderna alla città di Crotone.

Ma pure questo non mi è stato possibile.

Mi sarebbe piaciuto parlarle di Antica Kroton, di illustrarle il progetto nelle sue diverse fasi, di raccontarle i tre antichi quartieri di Kroton, il valore culturale e urbanistico della polis magnogreca, di spiegarle cosa sta facendo il Comune, a che punto siamo, quale sono le idee e soprattutto cosa rappresenta “Antica Kroton” per il nostro territorio: un vero e proprio nuovo progetto di sviluppo per Crotone e la sua provincia.

Ma anche questo non mi è stato possibile.

Mi sarebbe piaciuto spiegare al sottosegretario Orrico quanto sia importante per Crotone il suo impegno in quello che riteniamo essere il ministero più strategico per lo sviluppo del nostro territorio, quanto sia fondamentale costruire un dialogo istituzionale che vada al di là delle fazioni e delle bandiere di partito.

Ma al momento non è stato possibile.

Alla luce di queste mie amare considerazioni non posso che ritenere la presenza a Crotone del sottosegretario al Mibact una occasione persa per la città.

Sarò nuovamente costretta a scrivere l’ennesima pec al Ministero per chiedere, ancora una volta, attenzione per Crotone e le sue problematiche quando avrebbe potuto dialogare con noi direttamente

Di una cosa, però, non mi sono stupita. Comprendo perfettamente che una persona che ricopre il ruolo di sottosegretario da soli 45 giorni possa non conoscere le tematiche che ho elencato, ma non posso accettare che consiglieri comunali e parlamentari crotonesi dei Cinque Stelle abbiano voluto utilizzare il sottosegretario per la classica passerella pre elettorale e non invece metterla a disposizione della città e del territorio.

Questi “egoismi di bandiera” sono il male peggiore che rischia di affossare definitivamente la nostra città.

Riceviamo e pubblichiamo

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