Regionali 2020, la lentezza del conteggio dei dati definitivi preoccupa il Pd

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Oramai la Calabria è la Cenerentola d’Italia in tutto e per tutto. In ogni elezione, sia politiche, Europee e amministrative, la Regione che impiega più tempo per conteggiare e ufficializzare i dati definitivi delle consultazioni elettorali è sempre la Calabria. E tale costante che peggiora sempre più è divenuta ora anche fonte di preoccupazione per il Pd che interviene in merito con una nota a firma di Giovanni Puccio, segretario organizzativo regionale del partito. “Sta diventando una preoccupante costante la lentezza con la quale, in tutte le ultime consultazioni elettorali, vengono resi noti i dati ufficiali e definitivi. Come tutti ricordiamo è successo per le amministrative di Lamezia Terme, Vibo Valentia, prima ancora di Catanzaro e da ultimo per le regionali del 26 gennaio scorso. Il ripetersi della situazione indica chiaramente che esiste un problema legato essenzialmente alla funzionalità e al lavoro dei componenti delle sezioni elettorali considerato che troppo spesso i competenti uffici dei Tribunali sono costretti ad effettuare lunghe e approfondite verifiche sui verbali arrivando addirittura, in molti casi, anche a dover provvedere al riconteggio dei voti dei singoli seggi. E’ evidente che esiste, quindi una questione legata alla formazione e competenza delle persone che costituiscono la sezione e che nella maggior parte dei casi non hanno nemmeno l’esperienza necessaria e che si richiederebbe per svolgere una funzione così alta e delicata. Al di là dell’aspetto formale e numerico, infatti, l’impegno che si deve garantire riguarda un diritto fondamentale da assicurare ai cittadini: la libera e corretta espressione del voto, ovvero garantire la massima espressione della democrazia partecipativa. Si tratta di una questione non secondaria che deve essere affrontare per mettere in campo tutti i correttivi ritenuti utili al fine di assicurare l’adeguata formazione dei componenti dei seggi, soprattutto, nella delicata fase dello scrutinio e dei conseguenti adempimenti di legge. Non possiamo continuare a fare affidamento solo sui tribunali o, nel caso delle regionali, sull’ufficio centrale circoscrizionale della Corte d’Appello di Catanzaro, a cui deve essere rivolto un sentito ringraziamento per l’impegnativo e fondamentale lavoro che sta facendo. Se è vero, per fortuna, che esiste un sistema di controllo e verifiche efficiente è pur vero che non si può continuare a fare affidamento solo su questo ma bisogna puntare appunto a rendere più qualificati i componenti delle sezioni elettorali sparse sul territorio. E’, infatti, partendo dalla base si dovrebbe rivedere la selezione dei cittadini che vanno a comporre i seggi e che non possono essere lasciati da soli senza l’adeguato accompagnamento nella conoscenza e rispetto delle normative e delle regole specifiche in tema di consultazione elettorale. La regolarità del voto è questione troppo importante per essere affidata alla buona volontà dei singoli e alla quale deve essere riservata la più alta attenzione per garantire la trasparenza e la correttezza della libera volontà popolare”. In realtà si dovrebbe togliere alla politica la scelta dei Presidenti delle sezioni e degli scrutatori e si dovrebbe istituire un albo dove inserire figure professionalizzate e formate appositamente. Ma questo comporterebbe per il ceto politico l’annullamento del piccolo privilegio di nominare l’amico di turno o di infilare nelle liste che sono gestite dalle apposite commissioni comunali formate a loro volta do consiglieri comunali legati ai soliti noti. Siamo alle solite, come sempre il fattore clientelare predomina su tutto con i risultati che poi ne conseguono e che sono, puntualmente, sotto gli occhi di tutti e che ci pongono sempre in fondo a qualsiasi classifica.
Redazione

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