Riforma elettorale proporzionale, rifondata la Democrazia Cristiana

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Sul piano politico nazionale si discute molto di riforma elettorale in senso proporzionale con lo sbarramento del 4-5%. Questo consentirebbe il fatto di non partecipare più alle consultazioni elettorali con delle coalizioni e consentirebbe la rinascita dei partiti nel senso tradizionale del termine dopo ben 25 ani di Seconda Repubblica caratterizzata dallo strapotere dei big nazionali che nel chiuso di una stanza decidono i “nominati” che spesso senza alcun radicamento sul territorio rappresentano solo se stessi per poi essere dei “peones” che a Montecitorio servono solo per alzare la mano secondo l’indicazione di chi comanda nel partito o movimento. E con questa speranza il deputato Gianfranco Rotondi ha organizzato a Roma la giornata della riunificazione democristiana. L’incontro è stato promosso dalla Federazione Democratico Cristiana e dalla fondazione Dc. Nella sala erano presenti anche il figlio di Giulio Andreotti e la figlia di Aldo Moro, oltre al segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa. L’assemblea si è caratterizzata dalla riunificazione dei tanti partitini e delle tante associazioni che si rifanno alla grande e storica democrazia Cristiana della Prima Repubblica. Ben 36 le associazioni che si sono riunificate con 150 delegati. Il simbolo è caratterizzato dallo storico Scudo Crociato e dal simbolo del Ppe. “Propongo di chiamarci come il Partito popolare europeo mantenendo lo scudo crociato” ha detto Rotondi durante la presentazione a Roma del “nuovo partito unitario dei cattolici italiani”. E ancora: “Saremo i popolari del 2020. Oggi nasce il partito del Popolo italiano. Se si ricrea un Partito unitario con le forze che si ispirano al Ppe, i popolari partono dal 10%” ha detto Rotondi che – parlando con l’Adnkronos – ha aggiunto: “Dovremo darci, quando si avvicinano le elezioni politiche, un programma popolare e un candidato premier. Poi cercheremo in parlamento i consensi sul nostro Governo. Non su quello degli altri. Non ci faremo chiedere da nessuno con chi andremo. Chiederemo chi viene con noi”. Ci si augura che anche tutte le forze e le associazioni che si ispirano allo storico Partito Socialista possano prendere uguale iniziativa, soprattutto in questo momento storico dove sembra essere in atto una forte rivalutazione politica della figura di Bettino Craxi, a venti anni dalla sua scomparsa.
Redazione

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