Regionali 2020, Jole Santelli “la mia sarà una giunta politica e nulla è già deciso”

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Probabilmente nel mondo del centrodestra si sente profumo di vittoria ancor prima di aprire le urne e molte volte la eccessiva sicurezza può anche riservare brutte sorprese, ma in tale ottica la Lega alla presenza di Matteo Salvini ha già rivendicato l’assessorato “pesante” dell’Agricoltura, delega che il Presidente uscente, Mario Oliverio mantenne per se stesso. E’ ovvio che tale posizione che può essere legittima nelle regioni del Nord amministrate da anni dalla Lega e dove tutti gli assessorati all’agricoltura sono nelle mani di salviniani di stretta osservanza non poteva non far insorgere preoccupazioni e timori nel mondo del centrodestra e soprattutto nel variegato mondo dei berlusconiani che temono l’entrata in gamba tesa di Salvini che già ha imposto la non candidatura del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Inoltre, considerando il peso “cosentino” proponderante sul piano calabrese anche i big delle altre province rischiano di rimanere all’ombra più di quanto lo siano già stati in passato. In merito a tale necessario equilibrio la stessa candidata Jole Santelli ha ritenuto opportuno precisare che, qualora dovesse vincere, la giunta sarà squisitamente politica, l’esatto opposto di quanto fatto da Mario Oliverio. Ed ha precisato anche che nulla è deciso. Non è dato sapere se tale affermazione risponda più ad una precisa strategia elettorale o se sia effettivamente una realtà. Inoltre Jole Santelli ha ulteriormente precisato che non accetterà assessorati magari segnalati dalla Lega provenienti dal regioni del Nord per come, ad esempio, è avvenuto all’Ospedale di Cosenza, dove a dirigere è stata chiamata la leghista bergamasca Giuseppina Panizzoli. “Prima i calabresi” ha affermato Jole Santelli. Rimangono oramai solo due settimane e volge, quindi, al termine una campagna elettorale finora priva di entusiasmo e che si differenzia molto da tutte le dieci campagne elettorali delle precedenti dieci legislature regionali dal 1970 ad oggi. Parte, quindi, lo sprint finale dei 306 candidati che in 14 liste si contendono i 30 ambitissimi posti di consigliere regionale. Sarà interessante all’apertura delle urne contare quanti dei 22 consiglieri uscenti che si sono ricandidati saranno “rientranti” e contare quante saranno le novità nel prossimo consiglio regionale che comunque una novità la segnerà senza ombra di dubbio alcuno, l’ingresso per la prima volta del gruppo consiliare regionale del “Carroccio”. Ripensando a qualche anno fa o alle elezioni regionali del 2014 chi l’avrebbe mai detto. Ma in politica è sempre tutto possibile, anzi, la politica è l’arte dell’impossibile come soleva dire il grande Niccolò Machiavelli, autore de “Il Principe”, che dell’arte della politica e dei lati oscuri dell’uomo che in politica si sprigionano sino all’ennesima potenza aveva compreso tutto.
Gianfranco Bonofiglio

Articoli correlati