Regionali 2020, la Lega risponde a Callipo “Parla di ‘ndrangheta ed è appoggiato dal Pd”

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
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Non si è fatta attendere la risposta al vetriolo della Lega Calabria al candidato della coalizione del centrosinistra, Pippo Callipo, che aveva stigmatizzato le dichiarazioni di Matteo Salvini sulla ‘ndrangheta sostenendo che non si può parlare di ‘ndrangheta se non si menziona il rapporto della stessa con la politica e se si imbarcano nelle liste riciclati e vecchi arnesi.

Ed indubbiamente la Lega che doveva essere l’artefice del cambiamento grazie al disastroso lavoro compiuto dal deputato bergamasco Cristian Invernizzi ha, invece, optato nel premiare gli ultimi arrivati e tanti opportunisti che sfrutteranno la Lega alla strega di un “autobus” solo per arrivare in Regione, considerando che molti solo pochi mesi fa erano alla corte di Mario Oliverio e di quel Pd che oggi la Lega Calabria critica fortemente.

Infatti nella nota a firma della Lega Calabria si legge: “Sapevamo, fin dall’inizio, che la presenza della Lega avrebbe rotto degli equilibri trasversali che hanno reso la Calabria la regione più povera d’Italia e tra le più povere d’Europa. Quello che forse non ci aspettavamo era l’ipocrisia di Callipo di parlare di ndrangheta e inchieste avendo deciso di farsi appoggiare proprio da Oliverio e da quel partito che maggiormente è stato coinvolto nelle recenti operazioni. Un’ipocrisia sconvolgente la sua, ha imbarcato i principali artefici del disastro e fa la morale agli altri? Siamo a fianco e sosteniamo Gratteri – afferma la Lega Calabria – e abbiamo invitato tutti i nostri sostenitori e militanti a partecipare alla manifestazione del 18, ma avendo un briciolo di stile abbiamo deciso di non comunicarlo per non strumentalizzare una manifestazione civica che era bene rimanesse senza simboli politici in campagna elettorale.

Evidentemente Callipo  vuole strumentalizzare anche un’iniziativa che sarebbe opportuno non venisse politicizzata. Siamo contenti che Callipo abbia deciso di parlare delle presunte proteste della base della Lega, perché ci permette di chiarirlo pubblicamente: le eventuali proteste nascono principalmente da due motivi: da persone vicine a qualche esponente politico locale che avevano aderito alla Lega sperando di “blindare” loro stessi e le candidature dei loro mandatari, e da sistemi di potere, molto legati con la stampa, che hanno cercato di ottenere con il ricatto un’opportunità politica”.

“La Lega non è un autobus – conclude il comunicato – che porta a destinazione a danno della gente che non può dire la sua solo perché non è vicina al dinosauro politico di turno. Abbiamo fatto delle scelte e, giuste o sbagliate che siano, sono state fatte con l’idea di rappresentare il più possibile la Calabria trascurata, offesa e depredata da sistemi di potere, ‘ndrangheta e politica clientelare. Questo ha avuto un prezzo: la macchina del fango mediatica che parte dalla strumentalizzazioni e finisce a veri e propri sciacallaggi.

La Lega è un partito “nascente” in Calabria, e in Calabria tutto ciò che prova ad emergere viene decapitato sempre sul nascere. I calabresi questo lo sanno bene e hanno capito che non avendo una storia politica in Regione sulla quale attaccarci provano a farlo con la calunnia, la retorica, il moralismo e la strumentalizzazione mediatica”.

Redazione

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