Regionali 2020, on – line il programma del candidato Pippo Callipo, dieci punti fondamentali

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
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Sulla pagina Facebook “Pippo Callipo Presidente perla Calabria” è stato pubblicato il programma del candidato del centrosinistra, l’imprenditore vibonese Pippo Callipo. Il programma si contraddistingue da dieci punti fondamentali. Il primo è quello denominato “Legalità, trasparenza, efficienza” nel quale si afferma che la cultura della legalità “è un fattore essenziale di coesione e un prerequisito per lo sviluppo, che mettiamo al centro della nostra agenda di governo chiedendo supporto alle tante e preziose esperienze che sono maturate in ambito nazionale e regionale in associazioni, categorie, corpi sociali e intermedi. Legalità non significa solo rispetto delle norme e dei codici etici; essa si sostanzia anche nella trasparenza amministrativa e nella meritocrazia, un criterio da applicare a partire dalla scelta di coloro che saranno chiamati a ricoprire posizioni di responsabilità nei vari ambiti dell’amministrazione regionale”. Al secondo punto la “Sanità e le politiche sociali”. Per Callipo “Migliorare la qualità dei servizi sanitari della nostra regione è un obiettivo fondamentale e ineludibile. Si tratta, però, di un impegno non semplice, perché diversi e annosi sono i problemi da affrontare. In prospettiva, superata la gestione commissariale, si renderà necessaria una profonda riorganizzazione del settore”. Al terzo punto “Sviluppo e occupazione”. Per il candidato del centrosinistra “per una regione come la Calabria, creare nuova occupazione è prioritario. Per sostenere l’imprenditoria giovanile è necessario prevedere forme di sostegno alla microimpresa, attraverso contribuiti e facilitazioni per l’accesso al credito. Vanno poi rafforzate le politiche a supporto dell’apprendistato e per favorire la transizione scuola-lavoro. La nuova programmazione regionale includerà misure per la creazione d’imprese innovative, da avviare attraverso spin-off con le Università. Per le imprese manifatturiere, misure selettive per il rafforzamento delle filiere produttive, per i piani di ammodernamento aziendale e per la promozione del made in Calabria nei mercati nazionali ed esteri”. Al quarto punto “Investire nel futuro: istruzione e cultura”, si afferma che “la politica regionale, nell’ambito delle sue competenze, deve aumentare gli investimenti in istruzione, ricerca e nel patrimonio culturale: fattori fondamentali della crescita sociale ed economica”. Il quinto punto è dedicato al sempre più attuale tema dell’ambiente. In tal merito il programma di Pippo Callipo prevede la necessità di valorizzare la “straordinaria varietà di ambienti e paesaggi: un patrimonio di bellezza che potrebbe rappresentare uno dei più importanti vantaggi competitivi della regione. In realtà, questo patrimonio, dato dalle risorse naturali spesso inestricabilmente connesse a quelle antropiche (si pensi ad alcuni centri storici), per carenze nella programmazione e per una gestione non oculata ha subito negli anni un forte depauperamento. Sono ormai evidenti i segni del degrado sia in molte aree naturali, sia all’interno dei contesti urbani. Le politiche regionali non sono, da sole, sufficienti a salvaguardare l’ambiente e a porre rimedio ai tanti guasti derivanti da decenni d’incuria, da gestioni scellerate e scelte miopi e predatorie. Le politiche ambientali e di gestione del territorio devono, però, acquistare un ruolo fondamentale tra quelle regionali, perché riguardano un patrimonio che non è possibile sciupare o deturpare a danno delle presenti e future generazioni”. Al settimo punto le Infrastrutture e i trasporti. “Per la Calabria occorre un sistema di trasporti equo-sostenibile, rispondente a criteri di sostenibilità (ambientale, energetica, di risorse), che affermi il diritto alla mobilità delle persone prima che dei veicoli: i pedoni e la mobilità attiva saranno al primo posto delle nuove politiche; il trasporto pubblico al secondo posto; infine il trasporto privato”. All’ottavo posto la ZES ( Zona economica speciale), ” l’impegno principale della politica regionale non può essere che quello di dare piena attuazione al Piano di sviluppo strategico già approvato, al fine di evitare ritardi. In tal senso, va formulata una strategia per rendere pienamente efficaci gli interventi e per scongiurare il rischio che la ZES possa divenire, per la Calabria, un’altra occasione persa”. il nono punto programmatico è rappresentato dalle “aree interne: memoria e futuro”. Su tale punto si sostiene nel programma del candidato del centrosinistra che “lo spopolamento e l’abbandono – i due termini indicano fenomeni distinti – dei piccoli paesi dell’interno rappresentano un problema di enormi dimensioni. La Calabria è, anche per questa vicenda epocale, un «luogo metafora» di spopolamento e abbandono”. Su questo punto il candidato Presidente Pippo Callipo auspica un miglior utilizzo delle risorse già disponibili. Infine, quale decimo ed ultimo punto del programma, “Fondi europei, le risorse per lo sviluppo” auspicando un accesso che possa essere più facile magari con l’istituzione di una “task force di esperti che forniscano l’assistenza necessaria agli Enti e alle imprese”. ” La nuova programmazione dei fondi europei dovrà essere concertata con gli Enti locali, con le rappresentanze di categoria e con gli altri soggetti interessati, affinché risponda alle reali esigenze dei territori, delle imprese e dei cittadini, evitando dispersione di risorse in progetti di dubbia utilità e misure scarsamente efficaci. Dovrà essere una programmazione per l’effettivo sviluppo della Calabria”.

Un programma ambizioso,quello del candidato a Governatore Pippo Callipo, che affronta dieci punti nodali per un processo di sviluppo della Regione. Un programma ambizioso che i calabresi saranno chiamati a valutare con il loro voto nel segreto delle urne il prossimo 26 gennaio anche se i programmi finora non hanno mai condizionato il voto, per come dovrebbe, invece, essere. Speriamo che questa volta possa avere il ruolo ed il peso che gli compete e questo vale, ovviamente, per tutti e quattro i candidati che si sfideranno nelle urne.

Redazione

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