Franco Corbelli (Diritti Civili), attacca Zingaretti per la “vicenda Oliverio”

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota, attacca il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, per la “vicenda Oliverio”. “A Zingaretti voglio dire che saranno i calabresi a dargli, il 26 gennaio, la risposta che merita. Ieri è arrivato in Calabria e anziché cogliere le ultime aperture di Oliverio e promuovere quel rinnovamento e ricambio generazionale auspicato dal Presidente è venuto ad umiliare il Governatore, la sua storia e la stessa Calabria. Non ho nulla contro Callipo, un bravo imprenditore, ma mi sembrava giusto e doveroso, da parte della segreteria del Pd, almeno coinvolgere nella scelta del candidato Presidente lo stesso Oliverio. Invece hanno voluto forzare e mettere tutti di fronte ad una scelta fatta e non condivisa. Una cosa è certa. Noi, come centrosinistra, saremo in campo a  fianco di Oliverio. Giocheremo una partita, certamente difficile, ma, con grande impegno ed entusiasmo, raccontando ai calabresi la verità sul perché di questa inspiegabile chiusura di Zingaretti alla ricandidatura di Oliverio che lo stesso segretario del Pd non ha avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di dire pubblicamente. Ovvero il condizionamento di certa magistratura che con inchieste, per accuse irrilevanti, in buona parte già demolite da Gip e Cassazione, ha di fatto (credo inconsapevolmente) influenzato la scelta dei candidati presidenti. E’ stato certamente così per Oliverio. Ma ritengo anche per l’ingiusta esclusione di Mario Occhiuto. Ovvero i due candidati che, per il loro operato, alla guida della Regione e del Comune di Cosenza, avevano (e hanno!) tutte le carte in regola per sfidarsi nella competizione regionale. A Zingaretti e al Pd che lo sostiene lanciamo oggi la nostra sfida democratica, popolare e garantista, nell’interesse esclusivo della Calabria. Al segretario del Pd voglio inoltre dire, lo faccio naturalmente con rispetto, che un giorno proverà vergogna, e porterà per sempre una macchia indelebile, per aver, in tutti i modi e ingiustificatamente, osteggiato la ricandidatura di Oliverio, l’artefice della più grande opera umanitaria, legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti, apprezzato in tutto il mondo, elogiato dal Vaticano e che la Storia ricorderà”.
Redazione

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