Regionali 2020, i gazebo della Lega in piazza il 24 novembre

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

24 novembre costruiamo un futuro diverso: avanti Calabria! Con questa idea forza i militanti calabresi della Lega saranno domenica 24 novembre  in diverse piazze della Calabria per dei gazebo militanti.
Dei veri e propri laboratori di idee, come sostiene una nota degli organizzatori, che daranno sostanza a progetti concreti. I militanti della lega, si riuniranno in piazza, con i calabresi, per condividere proposte innovative e progetti credibili sui temi specifici relativi allo sviluppo della Calabria: sanità, scuola, lavoro, trasporti pubblici, infrastrutture, sicurezza, politiche agricole, turismo… Sarà un momento di partecipazione e discussione collettiva, che attraverso un sondaggio, permetterà di capire cosa vogliono i calabresi e quali sono i bisogni e vere esigenze della nostra regione. Una regione ricca di possibilità e risorse poco o quasi mai sfruttate. Sarà un modo per restituire ai calabresi quella fiducia nella politica, che ormai è svanita da tempo e per costruire le basi di una nuova politica attenta alle necessità del proprio paese, capace di rispondere ai temi del proprio territorio. Solo così potremo avere una regione ricca, attiva, innovativa, e veramente sostenibile, che restituisca la dignità alla Calabria e ai calabresi.Regionali 2020, Sofo, Lega “dalla Calabria dipenderà la vita del governo”. E rimanendo in casa Lega vi è da registrare la dichiarazione del giovane Vincenzo Sofo, esponente di punta della Lega in attesa con la Brexit di entrare nel Parlamento Europeo, sull’esito della votazione sulla piattaforma Rousseau per il M5S e sull’importanza politica che riveste il voto per le regionali in Calabria.  “Dopo che, con il voto su Rousseau la base grillina ha sconfessato – afferma Vincenzo Sofo – i suoi vertici rifiutando il progetto di desistenza proposto da Grillo e Di Maio per favorire il Partito Democratico, il voto elettorale in Calabria assume ancora più importanza”. “Se la Lega vincesse – conclude Vincenzo Sofo – e il M5S crollasse nei consensi anche nel profondo sud e in una regione dove la catastrofica amministrazione del PD offrirebbe gioco facile ai grillini per una campagna tutta all’attacco dei propri alleati di governo e dei danni da essi fatti in Calabria, allora si certificherebbe la fine del motivo di esistere del partito di Grillo-Di Maio e di conseguenza del governo giallorosso, indipendentemente dall’Emilia-Romagna”.

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