Regionali, nel Pd candidato cercasi disperatamente mentre il centrodestra tace

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
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Situazione di stallo conclamato a soli 37 giorni dalla scadenza della presentazione delle liste. Manca poco più di un mese e ancora sia nel Pd che nella coalizione del centrodestra non è dato sapere chi sarà il candidato Governatore. Tanti i nomi finora bruciati nel Pd. Dall’ imprenditore Pippo Callipo ai suoi colleghi Florindo Rubbettino e Maurizio Talarico. Ma il Pd non demorde e sempre sulla linea della spasmodica ricerca di un imprenditore da candidare senza ascoltare il prezioso consiglio dato dal Governatore della Toscana, Rossi, di uscire dalla sfera degli imprenditori tanto cara ai partiti di centrodestra, in primis di Forza Italia, che il Pd dimenticando le sue origini di sinistra cerca di emulare ma in modo totalmente fallimentare, continua a sfornare nomi di imprenditori. Ora è il turno di Arturo Amarelli, Presidente di Confindustria Cosenza ed imprenditore della liquirizia. Anche se rispunta il nome del superpoliziotto Giuseppe Gualtieri che continua ad invocare l’unità di tutto il centrosinistra che con l’atteggiamento del Pd nazionale continua ad essere impossibile. A Roma si susseguono gli incontri con il tema dominante ” candidato cercasi disperatamente”. E ad alcuni incontri recentemente hanno partecipato anche i consiglieri regionali Carlo Guccione e Mimmo Bevacqua oltre al Presidente della Provincia, Franco Iacucci. Incontri finora infruttuosi mentre la base del Pd, gli iscritti, i simpatizzanti, i sindaci, i consiglieri, quindi il territorio continua ad essere umiliato e tenuto fuori da ogni possibilità di esprimere un proprio ruolo. Una situazione infernale che dimostra il momento drammatico che vive il partito. Mentre il Governatore Oliverio continua a lavorare sul programma già tracciato con la sua “Leopolda” dei giorni scorsi. E mentre in casa Pd tanto rumore per nulla nel centrodestra si è piombati nell’attesa silenziosa. Nel mutismo assoluto attendendo il fatidico incontro fra Berlusconi e Salvini che dovrebbe sbloccare l’impasse. Incontro sempre annunciato e sempre rinviato e che, probabilmente, si terrà a fine mese nella speranza che sia quello risolutivo. Anche in questo caso non è dato sapere cosa accadrà. Intanto i calabresi attendono. Alla fine i candidati dovranno uscire per forza. Ma lo spettacolo finora offerto non è certamente dei migliori.
Redazione

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