Riace, decaduto per incandidabilità il sindaco leghista Trifoli

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Il Tribunale civile di Locri, accogliendo la richiesta presentata dal gruppo di minoranza comunale, ha dichiarato deceduto il Sindaco di Riace, il leghista Antonio Trifoli. Una sentenza articolata e complessa di ben dodici pagine nelle quali si evidenziano le motivazioni della decadenza. “all’epoca della presentazione delle candidature – si legge nelle pagine della sentenza – per le elezioni del 31 maggio 2019, Antonio Trifoli era dipendente del Comune di Riace con contratto a tempo determinato e, come tale, non poteva essere collocato in aspettativa per motivi elettorali, stante il divieto di cui al comma 8 dell’articolo 60 Tuel“. Il punto cruciale è questo. Non potendo ottenere l’aspettativa  che “si pone in contrasto con la natura intrinseca del rapporto di lavoro a tempo determinato in quanto determinerebbe l’ultrattività del lavoro rispetto alla previsione contrattuale” ne consegue l’impossibilità a poter essere candidato, quindi la incandidabilità. Vi è da sottolineare che la presentazione di un appello avverso la sentenza di primo grado, permetterà al Primo Cittadino di Riace di neutralizzare l’efficacia di tale pronuncia in attesa che arrivi l’esame della questione da parte della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Certamente, considerando il clamore mediatico che ebbe l’elezione di un sindaco leghista nel Comune di Riace famoso nel Mondo per il modello di accoglienza voluto dall’ex Sindaco Mimmo Lucano, anche la sentenza di incandidabilità non potrà che avere altrettanta esposizione mediatica anche a livello nazionale.

Redazione

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