Regionali 2020, quali scenari politici in Calabria?

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
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I calabresi saranno chiamati alle urne il 26 gennaio 2020 per decidere chi sarà a Governare la Calabria per l’undicesima legislatura regionale. Nella grande confusione esistente almeno ora vi è la data del voto. Quindi le prossime settimane saranno dedicate alla preparazione delle liste anche se, mentre in Emilia Romagna dove si vota nello stesso giorno, gli scenari sono limpidi ed i candidati del centrodestra, la senatrice Lucia Borgonzoni, ed il candidato del centrosinistra, il Governatore uscente, Stefano Bonaccini, sono già in piena campagna elettorale da tempo, in Calabria è tutto ancora da definire. Ma è ovvio che paragonare l’Emilia Romagna alla Calabria è praticamente impossibile.
Nello scenario calabrese ovunque si volga lo sguardo è tutto ancora in itinere. Non è dato sapere se il Pd concluderà e porterà a buon fine l’alleanza con il Movimento 5 Stelle. In tal merito si attende l’incontro fra il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, ed il deputato calabrese, Paolo Parentela, nominato coordinatore del movimento in Calabria per le prossime regionali. L’On. Parentela ha posto la condizione che l’alleanza con il Pd sia preceduta da una forte azione di rinnovamento e di purificazione del Pd stesso. Non è dato neanche sapere cosa farà il Pd romano, ancora contrario alla ricandidatura del Governatore uscente Mario Oliverio e che non ha ancora individuato alcun candidato alternativo forse in attesa di riuscire ad aprire un colloquio con il Movimento 5 Stelle. Nel frattempo il Governatore Mario Oliverio nella sua “Leopolda” tenuta a Lamezia ha potuto sostenere che tutto il Pdcalabrese ed il centrosinistra si ritrova con lui mentre il Pd romano rischia in Calabria il totale isolamento.
Ma anche nel campo del centrodestra è ancora tutto nebuloso. Non è dato sapere chi sarà il candidato a Governatore. E’ assodato, almeno sinora, che spetti a Forza Italia indicare il nome ma, nei fatti, a scegliere in casa di Forza Italia, il nome è la Lega che con una invasione di campo che riduce Forza Italia ad uno zerbino della stessa Lega non solo pone il veto sul nome del Sindaco Mario Occhiuto, ma anche sul nome del fratello, il deputato Roberto Occhiuto. Quindi dovrà essere un nome gradito alla Lega ed in ultima analisi targato Forza Italia, ma, nei fatti scelto da Salvini e dal suo emissario bergamasco, il deputato Cristian Invernizzi.
Nel frattempo il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, consegnato ad un strategico silenzio osserva e contempla preparando la propria lista. Inoltre si registra anche il fermento delle liste accessorie come potrà essere quella del movimento di Giovanni Toti, “Cambiamo”, alleata con il centrodestra dove potrebbe trovare ospitalità il decano del consiglio regionale calabrese, l’On. Pino Gentile, ricandidato per la sua ottava legislatura consecutiva, record planetario, e perfettamente in linea con il nome del movimento “Cambiamo”. Altra lista molto desiderata quella del Presidente, quando verrà ovviamente deciso chi sarà, ed anche in questa lista moltissimi gli aspiranti. Un quadro in movimento ancora non chiaro ma che ora dovrà per forza ricomporsi e definirsi. Il 26 gennaio 2020 non è molto lontano.
Redazione

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