Berlusconi pensa all’Altra Italia, una nuova forza politica federata

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio
regionali elezioni berlusconi

Gran fermento in casa di Forza Italia, con una parte consistente del partito che non vuole “morire Salviniana” e che accusa Berlusconi di essersi troppo appiattito verso la Lega. Tanti i deputati e senatori di Forza Italia consapevoli di non essere più rieletti in caso di elezioni anticipate che si guardano intorno per trovare nuove strade. Ma anche lo stesso Silvio Berlusconi è ben cosciente che oramai Forza Italia volge al tramonto infatti pensa già ad altre formazioni come può essere “Altra Italia”, un contenitore che possa federare varie esperienze politiche locali e civiche che si ritrovano in un contenitore di centro lontano dal sovranismo imperante di Salvini e Meloni. “Penso alla creazione di due o tre nuclei di Altra Italia per ogni regione, prendendo anche il meglio delle liste civiche – ha affermato Berlusconi – che si ispirano ai nostri valori. Una struttura giovane che si federi con Forza Italia senza ruoli di preminenza dell’una sull’altra. Da qui potrà nascere il mio successore”. L’idea è quella di un polo moderato formato da tanti soggetti politici che potrebbero ritrovarsi negli ideali di Forza Italia. “Sento il dovere di fare qualcosa, di non assistere passivamente – ha sostenuto Berlusconi – al deteriorarsi della situazione politica nel nostro Paese. Nella situazione in cui siamo ridotti noi sentiamo il dovere di dare una struttura a quella che abbiamo chiamato “l’Altra Italia”, la “Vera Italia” e di realizzare una federazione dei partiti, dei movimenti e della realtà civiche di centro-destra o vicine al centro-destra. Ho voluto rivolgere un appello all’Italia responsabile, seria, costruttiva, ripeto, quell’ “altra Italia, l’Italia vera” che oggi è pressoché priva di rappresentanza politica, perché non va a votare o disperde il suo voto”. Una nuova stagione per i moderati. Un luogo politico sempre affollato e che non ha mai avuto grande fortuna tranne con la stagione di Forza Italia. Un progetto che potrebbe avere un futuro se fosse portato avanti da una nuova generazione che non si intravede e che non può essere credibile da parte di un personaggio politico di 83 anni, Silvio Berlusconi, che, dopo aver brillato per 25 anni, ed essendo sul viale del tramonto non ha il coraggio di appendere le scarpe al chiodo e lasciare spazio alle nuove generazioni. Il non aver voluto eredi sarà la morte di Forza Italia, nata con Berlusconi e che morirà con Berlusconi. Il grande limite di un leader che per rimanere sempre il capo assoluto non ha voluto alcun erede. E nell’ultima roccaforte di Forza Italia che è rappresentata dalla Calabria si prospettano tempi molto duri per gli azzurri calabresi che saranno costretti a trovare altre strade e non tutti riusciranno a trovarla.

Redazione

Articoli correlati