Lavoro intenso a Roma da parte delle diplomazie dei partiti che compongono il centrodestra. Da un lato vi è chi tenta di discutere con i vertici della Lega e trovare una finestra per riaprire il dialogo sulla proposta di Forza Italia che rimane quella del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, sperando anche in una ferma posizione di Silvio Berlusconi che possa far valere le proprie ragioni e non consentire invasioni di campo d altri nel proprio partito. Dall’altro vi è chi, lavorando sottobanco, cerca, invece, in tutti i modi di impedire la candidatura del Sindaco di Cosenza per vecchi rancori non sopite, vendette e manovre politiche di infimo livello. La Lega continua ad interferire dimenticando che la senatrice leghista Donatella Tesei, candidata Presidente per il centrodestra in Umbria è stata Sindaco di un comune al dissesto e dimenticando la sua posizione garantista su tanti politici leghisti. Un braccio di ferro che potrebbe trovare anche una soluzione positiva per evitare spaccature che potrebbero inficiare il risultato elettorale. Ma in politica la parola mai e poi mai non esiste. Si può ancora ragionevolmente sperare in qualche soluzione positiva che preservi l’auspicata unità che consentirebbe una vittoria largamente annunciata. Solo nella prossima settimana si incontreranno i tre leader del centrodestra, Salvini, Berlusconi e Meloni, sia per discutere dei risultati dell’Umbria della prossima domenica 27 ottobre e sia per definire concretamente le altre Regioni che saranno chiamate al voto. Certamente la mancanza di una data certa del voto in Calabria complica la situazione e la rimanda all’infinito. Se il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, deciderà per il 15 dicembre, data ancora possibile per pochi altri giorni, probabilmente la grande confusione esistente potrebbe cominciare a schiarirsi. Per andare al voto e per avviare una nuova fase politica.
Redazione