Regionali, nuovo incontro del Centrodestra dopo le regionali in Umbria

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

Nei corridoi di Montecitorio vi è chi è convinto che dopo il voto per le regionali di domenica prossima in Umbria, nella settimana successiva, si terrà un nuovo incontro fra i leader del centrodestra per ridefinire gli accordi sulle prossime elezioni regionali. Il quadro complessivo dovrebbe confermare l’assegnazione delle Marche e della Puglia a Fratelli d’Italia, altre due regioni a Forza Italia, e, precisamente la Calabria e la Campania. Per la Liguria dovrebbe essere confermato Giovanni Toti, mentre per le altre regioni il candidato dovrebbe essere in quota alla Lega per come è stato in Umbria con la senatrice leghista Donatella Tesei e per come sarà per l’Emilia Romagna con la senatrice Lucia Borgonzoni, il Veneto con la scontata riconferma di Luca Zaia e la Toscana, con il candidato ancora da definire. Ma nell’ambito di tale suddivisione rimane il problema sorto in Calabria con la scelta di Forza Italia su Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, sul quale ha posto il veto la Lega in un impeto giustizialista sconosciuto finora al mondo dei leghisti. Basti pensare a quanti parlamentari, Presidenti di Regione come nel caso del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, indagato dalla Procura di Milano per abuso d’ufficio e tanti altri amministratori leghisti sono stati rinviati a giudizio e sono indagati in vari procedimenti e su come per tutti la Lega sia stata sempre garantista. Certamente il caso Occhiuto sarà oggetto di discussione fra Berlusconi e Salvini. Discussione sulla quale è difficile fare previsioni. Certamente se Forza Italia dovesse accettare l’invasione di campo e la possibilità che la Lega possa porre in discussione i nomi delle Regioni riservate a Forza Italia ne significherebbe che Forza Italia nell’ambito della coalizione di centrodestra è oramai una dependance della Lega senza alcun peso politico e senza alcun ruolo se non quello di domestico della Lega. Un ruolo marginale ed un infelice epilogo per un partito, Forza Italia, e per il Berlusconismo che ha segnato la storia della politica italiana per 25 anni.

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