Regionali, l’incursione della base del Pd a Roma riapre il confronto con il territorio

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

La manifestazione dei calabresi giunti a Roma presso la sede nazionale del Pd non è passata inosservata. Molte le testate nazionali che hanno inteso menzionare l’incursione dei calabresi che richiedevano il sacrosanto diritto di ascoltare i territori. Una folta delegazione, circa un migliaio, di attivisti di base, di coordinatori di circolo, di iscritti e con tanti giovani giunti da ogni comune della Calabria si è fatta sentire. Circa una cinquantina sono stati fatti entrare nella sede e almeno una decina sono intervenuti nel confronto e dibattito al quale hanno partecipato Stefano Vaccari, responsabile nazionale dell’organizzazione, Marco Miccoli, capo segreteria politica del segretario nazionale, Nicola Oddati, responsabile per il Mezzogiorno, Un parterre qualificato e di primo piano. Al responsabile dell’Organizzazione è stata consegnata da parte della già componente del direttivo regionale, Barbara Panetta, una petizione di 4.500 firme promossa da ben 61 segretari di circolo. Nella petizione si rimarca il “diritto degli iscritti a essere parte attiva di una discussione di merito nella costruzione del programma, nella definizione delle alleanze e nella scelta del candidato presidente della Regione Calabria”. E si ribadisce con forza il rispetto dello Statuto con la riproposizione dello svolgimento delle primarie. Alla fine dell’incontro quale passo in avanti è stato fatto, anche perché, in un partito comunque commissariato, si è stabilito di organizzare a breve delle assemblee provinciali per discutere e confrontarsi con la base. quindi sembra che il viaggio romano abbia avuto, comunque, i suoi frutti. E di questo è convinta la giovane ex componente del direttivo regionale del Pd calabrese, Barbara Panetta, di Locri che, oltre a consegnare la petizione, ha partecipato all’incontro ed è anche intervenuta nel dibattito. “E’ necessario stabilire cosa fare – afferma Barbara Panetta – il territorio deve essere ascoltato e non può essere ignorato. E’ necessario intavolare una franca e sincera discussione e su questo vi è stata una netta apertura”. Nell’ambito della direzione romana del Pd si lavora ancora al tentativo di creare le condizioni per una inedita alleanza con il Movimento 5 Stelle, ma, finora, per come hanno affermato i dirigenti romani non si è concluso nulla. Si è in una fase interlocutoria e si attende anche l’esito delle elezioni in Umbria che si terranno il 27 ottobre. “Sul confronto vi è stata disponibilità – continua Barbara Panetta– mentre sulle primarie i dirigenti romani hanno ribadito che non essendovi altri candidati non ha alcun senso celebrarle. Hanno ribadito l’importanza del territorio e con spirito costruttivo la necessità dell’apertura di un confronto che si attuerà con delle prossime assemblee provinciali”. “Siamo convinti di non – conclude la ex dirigente regionale – aver fatto un viaggio inutile. E siamo convinti che con il dialogo ed il confronto si giungerà ad una auspicata unità di intenti”.

Redazione

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