Regionali, intesa Pd – M5S, l’ex Prefetto Gualtieri pone condizioni

pubblicato da Gianfranco Bonofiglio

I vertici romani del Movimento 5 Stelle e del Pd, nonostante le beghe locali fortemente presenti sia nel Movimento 5 Stelle che nel Pd, vanno avanti per la loro strada, convinti, che alla fine riusciranno ad imporre anche ai più riottosi la stessa alleanza che oggi è la Governo anche per le prossime regionali. Sia Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, che Luigi Di Maio, capo politico dei pentastellati, sono certi che la loro imposizione dovrà essere digerita comunque. E fra la rosa dei candidati “civici” a Governatore sembra essere in pole position ‘ex Prefetto di Vibo, Giuseppe Gualtieri, famoso alle cronache per aver contribuito alla cattura di Bernardo Provenzano. Ma lo stesso ex Prefetto che ha ringraziato coloro i quali gli hanno offerto la candidatura sulla quale accettazione non si è ancora pronunciato ha fatto intendere di non voler correre avendo contro il Governatore Mario Oliverio con la conseguente spaccatura del partito, ma auspicando una soluzione della questione con una apertura di dialogo fra il vertice romano del Pd e lo stesso Governatore Oliverio. Un invito quindi l dialogo che potrebbe essere colto da entrambi le parti. Del resto Mario Oliverio è un politico esperto e navigato ed è perfettamente cosciente che giungere ad una candidatura autonoma fuori dal Pd, da quell’area politica nella quale ha vissuto i suoi 40 anni di impegno politico, comporterebbe una serie di problemi non indifferenti e fra questi anche il probabile abbandono di tanti che oggi sono con lui. Potrebbero quindi aprirsi degli spiragli di dialogo che potrebbero avere sbocchi ad oggi impensabili. A dar man forte al Governatore Oliverio la deputata Enza Bruno Bossio che nell’ambito di una trasmissione televisiva ha affermato che “Il partito in Calabria è con lui. Non prendo neppure in considerazione l’idea che Mario Oliverio non venga ricandidato dal partito. Non si può decidere in materia autoritaria. Si facciano i conti con questo: 5000 iscritti, 100 segretari di circolo e i sindaci lo chiedono. Se il rinnovamento  un prefetto non è rinnovamento”.  La guerra continua. Nel frattempo non si decide quando si andrà a votare e prende sempre più quota l’ipotesi di andare al voto il prossimo 26 gennaio 2020. Intanto tutti aspettano l’esito elettorale delle regionali in Umbria dove si vota domenica 27 ottobre e dove per la prima volta si sperimenta sul piano regionale l’alleanza Pd – M5S. Poi dall’esito elettorale si vedrà.

Gianfranco Bonofiglio

Articoli correlati